Anni '80. Joon-kyung (Park Jung-min) è uno studente liceale, genio della matematica, che vive in un remoto villaggio di montagna. Dove abita il ragazzo non c'è una stazione ferroviaria, nonostante i treni passino ogni giorno di lì, senza mai fermarsi. Eppure l'unico mezzo che permetterebbe agli abitanti del paese e non di andare e venire con grande facilità e senza rischi, sarebbe proprio il treno. Nonostante Joon-kyung abbia scritto diverse lettere al Presidente per chiedere di inserire una fermata ferroviaria nei pressi del loro villaggio, il ragazzo non ha mai ricevuto alcuna risposta. Aiutato da sua sorella, dall'amica Ra Hee (Lim Yoon-a) e dai suoi compaesani, il giovane inizia a costruire una stazione, mentre cerca di trovare il modo di incontrare il Presidente di persona.

Mentre sono sotto stretta sorveglianza armata, i pericolosi detenuti a bordo di una nave da carico si uniscono in un tentativo di fuga coordinato che presto degenera in una sanguinosa rivolta totale. Ma mentre i fuggitivi continuano la loro brutale campagna di terrore, scoprono presto che nemmeno il più feroce tra loro è al sicuro dall'orrore che hanno inconsapevolmente scatenato dall'oscurità sottocoperta.

Dae-ho è un padre che pochi attimi prima di perdere i sensi per gli effetti di una sostanza sonnifera, assiste al rapimento di suo figlio Mi-yeon. Appena ristabilitosi, cerca di ricostruire quanto accaduto e quali motivazioni vi risiedano alle spalle, senza comunque ottenere risultati tangibili. Qualcosa comincia però a muoversi quando scopre di poter ottenere degli indizi tramite i sogni di alcuni particolari individui.

Il procuratore Yang Min-hyeok, noto per la sua testardaggine, finisce al centro di una situazione complicata a causa di un sospetto che si suicida. Si ritrova così costretto ad affrontare la vera natura di una scandalo finanziario mentre cerca di far luce su quanto accaduto per liberarsi di ogni accusa.