Quando Watson legge dal giornale che in pochi giorni ci sono stati due omicidi simili nei pressi di Whitechapel, l'acuto deduttivo di Sherlock Holmes viene immediatamente stimolato ad avviare il suo spietato metodo di eliminazione dopo l'osservazione di ogni dettaglio apparentemente privo di significato. Immagina che le vittime debbano essere puttane di strada, e non ha bisogno di molto per farsi strada attraverso un banco dei pegni, una casa signorile di una famiglia aristocratica, un ospedale e, naturalmente, i potenziali sospetti e (anche ignari) testimoni che sono il cast di la storia gradualmente svelata dell'assassino e del suo movente.

Il professor Abronsius e il suo assistente Alfred arrivano in Transilvania a caccia di vampiri. Penetrano nel castello del conte von Kroloc, capo dei vampiri, che ha rapito la bella locandiera di cui è già cotto il buon Alfred.

Vita ribalda e vagabonda di Michelangelo Merisi (1571?-1610) detto il Caravaggio. Risse, ferimenti, omicidi, torbidi rapporti con i potenti della Chiesa e i bassifondi. Amori ambigui, morte romanzesca. Girato interamente in teatro di posa, il film attrae e respinge, affascina e irrita, talvolta sorprende. È tutto tranne che una biografia tradizionale di cui conserva tutt'al più lo schema narrativo a flashback.