Quelli che uccidono è una serie televisiva danese del 2011, che segue un'unità fittizia all'interno della polizia di Copenaghen specializzata in indagini su omicidi seriali. La serie è stata trasmessa in cinque storie in due parti in Danimarca, ma è stata trasmessa in cinque episodi di lungometraggio nella maggior parte degli altri paesi. Un lungometraggio separato di 92 minuti, Fortidens skygge, che costituisce la continuazione e la conclusione della serie, è stato presentato in anteprima nei cinema danesi il 15 marzo 2012 e viene trasmesso come ultimo, sesto episodio della serie in molti altri paesi, come il Regno Unito e Germania. La serie è stata creata e scritta da Elsebeth Egholm e Stefan Jaworski, con vari altri sceneggiatori che hanno aiutato come sceneggiatori di episodi, tra cui Siv Rajendram, Rikke De Fine Licht e Morten Dragsted. I registi sono stati Birger Larsen, Niels Nørløv e Kasper Barfoed. La serie è una coproduzione danese-tedesca-svedese-norvegese.

Tornata in città con un divorzio alle spalle, Dicte Svedsen (Iben Hjejle) si barcamena fra il suo lavoro, la sua vita privata e un passato oscuro che scopriremo poco alla volta. L'umanità, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, è il tratto distintivo di questa serie in bilico fra crime, action e investigation. Con una buona spruzzata di mistery che contribuisce ad aumentare la tensione. I casi seguiti da Dicte sono appassionanti, complessi e ricchi di sfumature morali che sfidano i personaggi e gli spettatori a ogni nuovo episodio. La serie è tratta dai romanzi di Elsebeth Egholm, giornalista e scrittrice già dietro le quinte di Dem Som Draeber.

Alexander Sødergren è l'amministratore delegato di una grande società specializzata nel campo dell'energia sostenibile. Intorno a lui si muove un mondo economico criminale, i cui cardini sono l'avidità e l'ambizione che si intrufolano nelle banche, in borsa e nei consigli di amministrazione, in nome della ricchezza.

Abbinando una forte e potente figura femminile con una trama articolata capace di rendere macchinazioni e intrighi di palazzo, Borgen è un dramma politico, dal sapore europeo, decisamente interessante. La figura di una donna leader (la prima in Danimarca, seguendo il soggetto della serie) persegue la tendenza, nella serialità del Ventunesimo secolo, di focalizzare un racconto attorno a una figura femminile potente e calamitante. Lo scontro di genere si alterna e si rispecchia nello scontro tra fazioni e partiti politici, diventando spunto di riflessione fattuale sulla società contemporanea, e fornendo, come in poche altre occasioni, uno spaccato politico europeo.