Brown è l'eccellente protagonista di questa commedia dalle tinte sentimentali che vede un truffatore professionista convincere un'intera cittadina australiana dell'esistenza di un tesoro sepolto. L'ambientazione aussie dona un certo carattere al film ed è parte integrante della storia, rendendolo di fatto quasi un ozploitation; i toni sono comunque più contenuti rispetto ad altri lavori satirici della madrepatria e allineati con il cinema americano del periodo, sfruttando i buoni sentimenti di una tipica vicenda in cui la simpatica canaglia si dimostra migliore degli avidi paesani.

Approdato in Australia su mandato della produzione, per incrementare le vendite della Coca-Cola - arte in cui pare eccellere - il presuntuoso ex-marine americano (pur accolto dai responsabili della filiale con ironica e rassegnata diffidenza), autointronizza negli uffici australiani della popolare bevanda, deciso a far quadrare ogni cosa con pragmatico rigore, a cominciare dai sandali dell'avvenente segretaria divorziata, con figlia a carico ed esagitato ex marito alle calcagna. Ma le cose non vanno esattamente secondo copione.

Nella Sidney degli anni Sessanta un gangster in ascesa controlla il gioco d'azzardo, la prostituzione, i locali notturni con il favore della polizia corrotta. La mafia di Chicago e quella di New York City decidono di prendersi la propria fetta di torta.

Lewis è un dilettante direttore di teatro di Sydney alla sua prima esperienza: gli viene offerto di seguire un programma governamentale per riabilitare dei malati mentali di un istituto di Sydney. Il suo progetto e' quello di riuscire a portare in scena l'opera mozartiana "Cosi' fan tutte". Nessuno dei suoi pazienti , però, è capace di cantare...

Australia. Una donna vive sola con il padre in una fattoria isolata. La sua vita cambierà dopo l'arrivo di una seconda donna, assunta come domestica.