Nel prologo, anno 1808, assistiamo alla fucilazione di patrioti e di un ufficiale profanatore di tombe. Poi si passa al presente, ed ecco un uomo che mostra a due bimbe foto "oscene" dei monumenti di Parigi, un assassino messo in libertà, la repressione di una manifestazione che inneggia alle catene...

Il ventisettenne Bonifacio senza un lavoro si trova verso mezzogiorno a girare per le strade assolate di Venezia in un giorno d'estate. Il caldo, la necessità di ingannare il tempo e quella di prendere una decisione importante come quello del lavoro lo portano a elaborare con la mente una quantità di ricordi e di pensieri. Rivivono così alcune situazioni familiari e le varie fasi della sua educazione. Nel suo girovagare incontra Claudio e ritorna col pensiero a un altro suo amico che non è più uscito dal manicomio...

Un uomo ribelle socialmente consapevole si reca in Nepal per trovare il suo pestifero padre. Lì incontra Jane, una bellissima ragazza hippie dipendente dalla droga. È costretto a rubare manufatti per il viscido datore di lavoro di suo padre per guadagnare soldi per aiutare Jane.

Durante una guerra in una nazione immaginaria, dei soldati senza scrupoli reclutano dei poveri contadini con la promessa di una vita facile e felice. Due di questi contadini - Ulysses e Michel-Ange - vengono mandati in Italia dove si macchiano di crimini di guerra. Il loro ritorno a casa li fa sperare che il giorno delle attesa ricompense loro promesse sia vicino, ma la fine della guerra svelerà scenari ben differenti.