Un fotografo in cerca di immagini piccanti incontra per caso un'attrice non più giovane ma ormai dimenticata. L'uomo se ne invaghisce e si mette finanziariamente nei guai per lei. Quando l'attrice e suo marito ne vengono a conoscenza, l'uomo per la vergogna si uccide. La donna vorrebbe aiutare a sua volta il suo benefattore, ma non può fare altro che stringerlo a sé gravemente ferito quando i creditori lo bastonano.

Alfredo, un meccanico "romano de Roma", fissato con il dorato mondo dell'alta società, si finge spudoratamente nobile, prendendo l'identità del famigerato Conte Max. Questo bel tipo ne combina di tutti i colori, fino ad innamorarsi di Isabella, una sofisticata top model che vive tra Londra e Parigi e frequenta i locali più "in".

Quando Luigi XVI convocò gli Stati generali, scatenò una rivoluzione che avrebbe cambiato il suo paese e gli sarebbe costata la vita.

L’ex boss, Noël si è ritirato, vive in campagna con l’amata Nicole e alleva cavalli. Poi un giorno il passato bussa alla sua porta. Due evasi chiedono aiuto, sono il vecchio amico Serge e l’ex pugile Mickey. Serge muore, la polizia ficca il naso, lo sbirro Sarlat fa il duro… E allora il gangster decide di tornare in pista per l’ultima volta. Cerca la vendetta, ma si batte anche per salvare il suo mondo. Fosse facile…

Diario di bordo di un esploratore (Snaporaz = Mastroianni = Fellini) nel suo viaggio sul Pianeta Donna, ma anche tentativo di autoritratto in forma di fantasia onirica, sincero di quella sincerità che in F. Fellini è sfilata, festa, carosello, bella confusione. Di straordinaria ricchezza inventiva, è anche un film sul cinema in chiave di memoria. Film passionale più che ideologico con la forza, e i limiti, di chi si mantiene nell'area autobiografica. Scritto con B. Zapponi e B. Rondi. 4 Nastri d'argento: regia, fotografia (Giuseppe Rotunno), scene (Dante Ferretti), costumi (Gabriella Pescucci). Musica: Luis Bacalov. Il Leitmotiv è di Meri Lao.