Il cacciatore di tesori Jack Hunter sospetta che dietro l’assassinio del suo mentore ci sia un killer assoldato per ritrovare un antico tesoro, sepolto nei pressi della città siriana di Ugarit. Per averne la certezza, si reca sul posto ma si ritrova faccia a faccia con alcuni esponenti della mafia russa, decisi a tutto pur di mettere le mani su quell’inestimabile bottino. Per mettersi in salvo e sconfiggere i criminali, Jack potrà fare affidamento sull’aiuto di Nadia, giovane e avvenente ministro siriano.

Sükran è alla ricerca del figlio ventenne Veysel scomparso in circostanze misteriose insieme al suo migliore amico Halil. La polizia mostra a Sükran il corpo di un giovane che potrebbe essere Veysel: la fidanzata del ragazzo conferma, mentre la madre nega l’identificazione. Sükran viene poi a sapere che un detenuto con lo stesso nome di suo figlio è evaso, probabilmente diretto alla cittadina di Mardin, e si mette a cercarlo.

Il 4 novembre 1979, mentre la rivoluzione iraniana raggiungeva l’apice, un gruppo di militanti entra nell’Ambasciata USA in Tehran e porta via 52 ostaggi. In mezzo al caos, sei americani riescono a fuggire e si rifugiano a casa dell’Ambasciatore del Canada. Ben sapendo che si tratta solo di questione di tempo prima che i sei vangano rintracciati e molto probabilmente uccisi, Tony Mendez, un agente della CIA specialista in azioni d’infiltrazione, mette in piedi un piano rischioso per farli scappare dal paese. Per riuscire nell'operazione queste sei persone vennero fatte passare per una troupe di Hollywood impegnata a svolgere delle ricerche per un film chiamato Argo. Così riuscirono a uscire dal Paese.