Sei militari d'élite sono spediti nel Sud-Est Asiatico con un tecnico per recuperare una micidiale macchina da guerra impazzita. Ma anche il tecnico ha qualche problema psichico.

Michael Ransom, che aveva combattuto in Vietnam, si reca a Manila per cercare Vic Jenkins, suo ex comandante, rapito dai terroristi comandati da un certo Kramet. Michael ha un debito di riconoscenza nei conforti dell'ufficiale, che durante la guerra gli salvò la vita. Giunto a Manila, Michael non trovando aiuto nella persona dell'ambasciatore (che gli confessa che Vic e un pezzo grosso della CIA rinchiuso in campo di concentramento vietnamita) decide di agire da solo. Incontrata una donna, Rosanna, prosegue con lei fino al campo, dove apprende con sconcerto che il rapimento fu organizzato dallo stesso Vic, oggi agente del KGB russo. Michael viene catturato e brutalmente torturato (ma tenuto in vita per ottenere un riscatto). Liberatosi riesce a far saltare in aria il campo, risparmia la vita a Vic ed elimina il capo dei terroristi.

Giunto a Manila dalla provincia, il giovane Paul entra in un giro di prostituzione gay. Istruito dai ragazzi del bordello, diventa uno spogliarellista: ma la polizia taglieggia brutalmente i “macho dancer” e, dopo un pestaggio, Paul trova l’aiuto e l’amore di una prostituta e l’amicizia di un “collega” la cui sorella è scomparsa. I due la troveranno in un bordello e cercheranno di strapparla ai protettori.

McBain è un prigioniero di guerra che viene salvato, l'ultimo giorno del conflitto vietnamita, da un gruppo di soldati tra cui c'è Santos. Diciotto anni più tardi, Santos viene ucciso nel corso di un tentativo di colpo di stato in Colombia. McBain accetta di aiutare Christina, la sorella di Santos. Con il suo intervento viene sbaragliato il cartello della droga che controlla il potere e si favorisce il ritorno della democrazia.