Vite rubate
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Svizzera, 1955. Il giovane Max, orfano, viene mandato a lavorare come garzone in una fattoria e affidato a una coppia di contadini, i Bösiger. Ma, invece di dargli affetto, i due contadini lo sfruttano crudelmente, mentre il figlio dei Bösiger, Jakob, geloso di Max, si diverte a umiliarlo. L’unico sollievo di Max è la fisarmonica, che egli suona da virtuoso. Quando una nuova insegnante venuta dalla città riconosce il suo talento, Max si vede offrire l’occasione di esibirsi di fronte alla comunità. Tuttavia la sua vita alla fattoria peggiora, e Max trova un nuovo conforto nell’amicizia con Berteli, una ragazza orfana di padre assunta dai Bösiger. Max e Berteli sognano l’Argentina, un posto lontano e meraviglioso pieno di carne e fisarmoniche. Ma la tragedia colpisce la fattoria. Max, armato solo della sua fisarmonica, riesce a scappare, con la speranza di raggiungere la terra dei suoi sogni.