Ho (Ti) e Mark (Chow), traditi dal capobanda (Waise), sono arrestati per traffico di banconote false. Usciti dal carcere dopo tre anni, vorrebbero rientrare nella legalità, ma lo strapotere dell'uomo che li ha traditi li induce a riprendere le armi. La situazione è complicata dalla presenza di Kit (Leslie), poliziotto, che vede nel fratello Ho il responsabile della morte violenta del loro padre.

Il giovane studente Fong Sai-yuk ha un brutto carattere dato anche dal fatto di sopportare tutte le punizioni che gli vengono inflitte grazie alla sua forza che deriva dall'addestramento a cui fin da piccolo l'ha sottoposto la madre.

Un’eroica famiglia viene tradita sul campo di battaglia e al massacro sopravvivono solo due fratelli. Uno torna a casa traumatizzato, l’altro si rifugia in un monastero, dove impara un’invincibile tecnica di combattimento. Ma la vita spirituale non riesce a placare la sua sete di vendetta.

Billy Lo (Bruce Lee) viene ucciso mentre indaga sulla morte di un amico, e il film narra le avventure del fratello minore Bobby (Tong Lung), che trova i responsabili negli Usa. È uno dei tanti film che hanno sfruttato gli scarti delle pellicole girate dal maestro di arti marziali Bruce Lee, morto nel 1973. Nonostante tutto, il prodotto riserva momenti di grande emozione spettacolare, in particolare nel duello finale.

Un poliziotto di Hong Kong, troppo impegnato ad occuparsi del fratello disabile mentale, finisce nella trappola di un gruppo di criminali coinvolti in un traffico di preziosi. I banditi rapiscono il fratello, e costringono lo sbirro a lavorare per loro.