Los Angeles 1948. Sono passati undici anni dalla notte in cui a Chinatown morì tragicamente Evelyn Mulwray in fuga con la figlia-sorella Katryn. L'investigatore privato Gittes indaga su un omicidio le cui circostanze sembrano ma non sono chiare e a poco a poco vengono a galla grossi interessi economici. È il seguito di Chinatown, ma quello che era là compenetrazione tra tragedia privata e dramma sociale visto in modo romantico e critico, non lo è qui dove i personaggi sono meno “cattivi” di quel che sembrano e la vicenda si aggroviglia inesorabilmente.

George è un parrucchiere per signora a Beverly Hills e seduttore di chiara fama. Siamo alla vigilia delle elezioni presidenziali del 1968, e attorno al protagonista ruotano Jill, attricetta disoccupata, Jackie, divorziata e amante di Lester e Felicia, che di Lester è la moglie. George cerca finanziamenti per un nuovo salone e si viene a trovare in un "giro" tanto spregiudicato da metterlo a disagio.

Il lavoro e il matrimonio non funzionano e Paul Groves (Fonda), regista tv, si dà ai "viaggi" all'acido lisergico. Le stupende visioni iniziali sono presto sopraffatte dagli incubi, ma al risveglio Paul si sente un leone. La sua amante cerca di raffreddare i suoi entusiasmi mettendolo in guardia.

Quando viene a sapere che sua sorella è morta, Francis Barnard decide di recarsi in Spagna per fare maggior chiarezza sull'accaduto. Il marito di lei, Nicholas Medina, il figlio del più brutale torturatore dell'Inquisizione spagnola, gli dice che Elizabeth è morta di una rara malattia del sangue, ma Francis non gli crede. Le indagini porteranno alla luce una terrificante verità.

La famiglia Haloran si riunisce nel proprio castello irlandese per commemorare la prematura scomparsa della piccola Kathleen, annegata sette anni prima. Ma si verificano alcuni avvenimenti anomali, come le apparizioni di Kathleen, amplificati dalla presenza di un assassino armato d'ascia.

Due sergenti della marina attraversano mezza America per scortare in prigione un marinaio condannato a otto anni per un furto di quaranta dollari. Il viaggio serve ai tre per stringere una singolare amicizia, non priva di ruvidità, ma anche profonda e sincera. Il marinaio è più un disadattato che un delinquente e i suoi "carcerieri" si rendono conto che sta per pagare colpe non sue. Le ultime ore di libertà diventano così un gioco a rimpiattino tra possibilità e necessità.

Nel corso di un weekend di libertà, il marinaio Johnny Drake incontra un’affascinante e bellissima donna, Mora, che lavora travestita da sirena in un luna park di Venice (California). I due si innamorano, ma alla fine Mora, soggiogata dall’incantesimo del suo protettore, il capitano Murdock, tenterà di uccidere Johnny… Oppure è stato il “popolo del mare” a spingerla, e lo stesso Capitano Murdock è uno del popolo del mare? In seguito, Johnny ritrova il corpo di Mora imbalsamato nel suo costume da sirena.

Uscito di prigione dopo due anni scontati per stupro, l'inquieto Terry torna a casa stabilendosi nella villa della madre ossessiva. Ormai preda di un pericoloso istinto antisociale, il giovane asseconda il proprio disordine mentale e un'irrimediabile instabilità per consumare l'atroce vendetta ai danni del giudice che lo ha condannato e dell'avvocatessa incapace di difenderlo.

Frances è una matura zitella che vive da sola in un appartamento vicino al parco. Un giorno offre riparo dalla pioggia a un uomo che sembra un vagabondo senza fissa dimora. Gradualmente le attenzioni di lei verso l'uomo si fanno sempre più pressanti, rivelando un malcelato interesse sessuale e scoprendo un mondo di repressioni e ipocrisie borghesi.

Un campione di rodeo sul viale del tramonto stringe amicizia con un pellerossa costretto suo malgrado a venire a patti col mondo dei bianchi.

Ex guerrigliero di Quantrill evita il patibolo grazie a una zitella proprietaria terriera che accetta di sposarlo e lo mette subito al lavoro. 2ª regia di Nicholson per un western in cadenze di commedia. Un po' prolisso nelle sue divagazioni, ma buffo e tenero, con una spiritosa variante dell'immancabile duello finale. Esordio di M. Steenburgen assai pimpante e di J. Belushi nella particina di un cowboy messicano.

Un giornalista ex corridore automobilistico torna sulle piste per tenere d'occhio un rivale e poterlo poi distruggere con i suoi articoli. I due finiscono invece per diventare amici, ma quando l'ex vittima viene a sapere degli antichi propositi del giornalista-pilota gli dimostra aperta ostilità. Durante una corsa avviene un incidente ed è l'occasione, per entrambi, di lasciar perdere i rancori.

Due amici, Wyatt e Billy, vendono una cospicua partita di droga e subito dopo inforcano le loro Harley Davidson per partire alla volta di New Orleans. Attraversano il sud dell'America in cerca di fortuna. Arrestati per aver sfilato insieme a una banda senza l'apposito permesso, vengono aiutati da un avvocato che decide di unirsi alla loro avventura.

Il 4 luglio, festa dell'indipendenza, è il giorno più lungo per Hank e Franny. Lui conosce un'acrobata di un circo, lei ha una storia con un cantante di origini latine. Alla fine tornano insieme. La storia è un po' scontata, ma l'omaggio di Coppola al cinema classico era sincero e le tecniche con cui ha girato il film erano rivoluzionarie. Fu un fiasco colossale, che mandò al fallimento la Zoetrope, casa di produzione di Coppola. Superba fotografia di Storaro e grande colonna sonora di Tom Waits.

Tom Logan è un ladro di cavalli. Rancher David Braxton ha cavalli e una figlia, vale la pena rubare. Ma Braxton ha appena ingaggiato Lee Clayton, un famigerato "regolatore", per dare la caccia ai ladri di cavalli; uno alla volta.

San Francisco 1959: un autobus precipita da un viadotto per evitare una collisione con un'automobile che sta portando una signora verso l'ospedale nel quale nascerà il piccolo Thomas. Quattro persone restano uccise, ma da quel momento il loro angelico compito sarà quello di vegliare sul bimbo appena nato. Poi il piccolo Thomas cresce e diventa uno schifoso yuppy, ma loro non si perdono d'animo.

Sul letto di morte Saul Gritz, un produce americano, si fa giurare dall amico Joe Mulholland che produrrà un film, ispirandosi al libro di gran voga love in sex. Joe accetta anche per far recuperare alla società cui appartiene un milione di dollari di un film-fiction a suo tempo messo allo studio e di cui poi non si fece nulla, ad eccezione di un orrendo dinosauro, testé piazzato in memoria del defunto nel giardino della società stessa. Joe dunque convoca Sid Spokance, un regista fanatico dei vecchi divi, lo sceneggiatore Herb Derman ed altri "cervelli" della produzione. Ma sono tentativi vani: nessuno riesce a far brillare uno spunto, ne a tesserci intorno una storia valida, forse anche perché i convocati hanno quasi tutti - ad eccezione proprio di Joe - vite emotive e familiari complicate e rappezzate. Così il film non si farà e, tutto sommato, ognuno capisce in cuor suo che probabilmente si sarebbe andati incontro ad un sicuro insuccesso.

Una misteriosa donna in nero va a vivere con amanti del brivido di Manhattan sposati e aiuta l'uno a ingannare l'altro.