Marvin
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Martin Clément, alla nascita Marvin Bijou, è fuggito. È fuggito da un piccolo villaggio di campagna. È sfuggito alla sua famiglia, alla tirannia del padre e alla rassegnazione della madre. È sfuggito all’intolleranza, al rifiuto e al bullismo che l’ha escluso e marchiato come “diverso”. Contro ogni previsione, trova degli alleati. Dapprima Madeleine Clément, la preside della scuola media che lo introduce al teatro, e il cui cognome adotterà in seguito come simbolo della sua salvezza. Successivamente Abel Pinto, suo mentore e modello di riferimento, lo incoraggerà a raccontare la sua storia sul palcoscenico. Infine, Isabelle Huppert (nella parte di se stessa) lo aiuterà a produrre e a mettere in scena il suo spettacolo. Marvin/Martin rischierà tutto per creare questo spettacolo che, spingendosi ben oltre il concetto di successo, rappresenta il cammino verso la realizzazione di sé.