I primi, difficili anni di regno di Elisabetta Tudor (1533-1603), figlia (ripudiata) di Enrico VIII e Anna Bolena, che nel 1558 succede sul trono alla sorellastra Maria, rifiuta di sposarsi e, scampata agli attentati, diventa la Regina Vergine, dopo aver eliminato nemici esterni e interni. Dopo una ventina di film muti e sonori (con Sarah Bernhardt, Florence Eldridge, Bette Davis, Jean Simmons, Glenda Jackson, ecc.) ecco un'Elisabetta interpretata da una giovane e brava attrice australiana, scritta dall'inglese Michael Hirst e diretta da un regista pakistano, classe 1945, ex attore.

Annie è un'orfanella, adottata da un uomo molto ricco, Mr. Warbucks, alla quale un giorno capita la strana avventura di incontrare una chiromante che le legge la mano, mettendola in guardia da alcuni individui. Tornata a casa, Annie scopre di dover partire per Londra con il padre adottivo in compagnia dell'inventore della eonite. La ragazza ottiene il permesso di invitare anche Hana, un'amica e nasconde Molly, un'altra amica. Arrivate a Lontra le tre ragazzine conoscono il giovanissimo Michael, un genialoide di umili origini. Ma qui cominciano i guai...