Ripescaggio della vicenda del gobbo di Notre-Dame nei soliti registri della commedia studentesca americana: comicità superficialotta e un po' sexy. Un mostruoso ragazzo vive nascosto nelle condotte di un campus frequentato da universitari belli e ricchi e solo la passione per una ragazza lo fa uscire dal suo rifugio.

A Biloxi, nel Mississippi, durante la Seconda Guerra Mondiale, in una base per l'addestramento reclute. Il film ci fa seguire le vicende di un gruppo di militari che diventano amici fra loro durante il periodo di permanenza, nonostante diversità sociali, culturali, razziali. Il gruppo si scontra con lo spietato sergente Toomey, che alla fine salderà il conto della sua cinica durezza.

Un giovane gay della classe media fa coming-out. Riceve il supporto degli amici, ma la notizia ha ripercussioni su suo padre che ha sempre cercato di reprimere la propria sessualità.

Christie non vede di buon occhio la relazione matrimoniale fra la madre Karen e il patrigno Paul, ma la situazione precipita quando la ragazza si convince che l'uomo voglia mettere in atto un terribile piano: uccidere Karen per ottenerne poi il patrimonio.

Un'antica veste cerimoniale azteca, utilizzata in passato per macabri rituali e sacrifici umani, passa di mano in mano nel corso dei secoli fino ad arrivare ai giorni nostri, portando con sé una maledizione scritta col sangue delle vittime. Se ne impossessa casualmente la giovane Amy, che ne ricava un vestito succinto, ignara che la stoffa trasforma chiunque la indossi in un essere privo di inibizioni e freni morali di alcun tipo. Ogni volta che Amy si mette l'abito, la sua anima viene avvelenata dai poteri malvagi dell'indumento, e la ragazza comincia a comportarsi in modo sempre più trasgressivo e vorace, posseduta da forze maligne incontrollabili, fino a diventare un killer assetato di sangue...

Soddisfatto del lavoro, della casa e dei suoi soldi, il ventisettenne Max Baron sembra realizzato, ma crolla alla morte della moglie. Comincia ad andare alla deriva trascinandosi da un bar all’altro: in uno di questi conosce la quarantenne Nora Baker, anch’essa sul viale del tramonto dopo la perdita del figlio. Tra loro scoppia una furiosa passione, che si trasforma in amore, minacciato però dalle rispettive diffidenze caratteriali e sociali.

Tra Elizabeth, bella mercante d'arte, e John, agente di borsa, esplode una passione travolgente, senza limiti né misure che rischia di metterne in pericolo la salute mentale. Non può durare più di 9 settimane e ½. Girato a ritmo frenetico, immagini ricercate e patinate secondo i canoni della pubblicità postmoderna, colonna sonora accattivante: un interminabile spot pubblicitario che tenta di vendere il prodotto “sesso”. Lo spogliarello della Basinger si svolge sulle note della canzone di Joe Cocker “You Can Leave Your Hat On”: è diventato un culto. Da un romanzo di Elizabeth McNeill, scritto da due donne (Patricia Knop, Sarah Kernochan) e da uno dei tanti produttori (Zalman King).

Tommy Jarvis è cresciuto ed adesso è un'adolescente traumatizzato che frequenta una casa d'accoglienza per ragazzi con problemi psichici: il diurettore dell'istituto gli dice che loro lavorano per reintrodurre gradualmente i ragazzi nella società e permettergli di continuare una vita normale, ma purtroppo c'è qualcuno nell'istituto che uccide i ragazzi indossando una maschera da hockey e Tommy non sa se è lui che sta definitivamente perdendo la ragione o se Jason è tornato dalla tomba...