In una fabbrica di pigiami un'operaia canta e balla così bene da far perdere la testa al direttore. Contrastano questo sentimento rivendicazioni salariali e lotte interne tra i lavoratori e direzione, ma alla fine i buoni sentimenti hanno la meglio, come in ogni favola che si rispetti.

Un clown innamorato, un prezioso braccialetto e un marinaio americano sono i protagonisti dei tre episodi, che compongono il film. Ci sono soltanto musica e ballo. Niente dialoghi e, purtroppo, pochissima originalità.

Fred Graham e Lilli Vanessi sono una coppia di attori che si trovano a recitare, lui nei panni di Petruccio e lei in quelli di Caterina, in un adattamento in musical di La bisbetica domata. I due avevano formato una coppia anche nella vita ma ora sono divorziati. Lili, che sta per sposarsi con un proprietario di ranch texano, mal sopporta però che Fred si sia invaghito di una giovane interprete proponendole il ruolo di Bianca. I conflitti previsti dal copione avranno il loro corrispettivo anche dietro le quinte. Ad essi si aggiunge la presenza di due gangster che esigono da Fred una somma persa al gioco da qualcuno che ha falsificato la sua firma.

Gabey, Chip e Ozzie, tre allegri marinai ottengono una licenza di ventiquattr'ore, da passare nella città di New York. Chip, che è in possesso di una vecchia guida, prende il comando delle operazioni e i tre si mettono in marcia alla scoperta della metropoli. Mentre sono nella stazione della metropolitana, un manifesto attira la loro attenzione. Nella foto c'è il ritratto di Ivy Smith, la ragazza che ha vinto il prestigioso concorso di Miss Metropolitana e che, come dice la leggenda, possiede tutte le qualità e le doti desiderabili per essere la donna ideale.

Jane ha ereditato una fattoria e si impegna a mandarla avanti come meglio può, mentre sua sorella minore Abigail tenta la fortuna sui palcoscenici di New York. Dopo una breve assenza, Jane torna alla fattoria e scopre che Abigail vi si è insediata con i suoi colleghi di lavoro. Sulle prime l'accoglienza della sorella maggiore non è molto amichevole, ma in seguito si offre di ospitarli, a patto, però, che tutti partecipino ai lavori agricoli.