Nell'inverno 1954-55, Jill Kinmont, studentessa in una cittadina del Colorado, aspira a qualificarsi per le imminenti Olimpiadi della neve. Si allena intensamente, vince molte competizioni, ma nel corso della gara di qualificazione, incorre in una spaventosa caduta che le provoca la frattura di una vertebra cervicale con conseguente perenne immobilità delle gambe. Saprà recuperare un minimo di movimenti e diventerà un'insegnante per handicappati.

Norma Jean (futura Marilyn Monroe), sta vivendo un'infanzia assai triste: non ha mai conosciuto suo padre, vive con una madre che dà segni di squilibrio mentale, e all'internamento di questa in manicomio, viene rinchiusa in orfanotrofio. Prima esperienza matrimoniale sbagliata, prime particine di Hollywood dove viene notata per la sua strepitosa bellezza, incontro col famoso produttore Johnny Hyde che ne fa una diva di primo piano. Il matrimonio con il campione di baseball Joe Di Maggio sembra aprire a Marilyn un periodo di serenità, ma l'ingranaggio del successo e la crescente insicurezza mettono fine anche a questa esperienza. La "stella", sempre più difficile e lunatica, cerca rifugio nel matrimonio con il commediografo Arthur Miller che scrive per lei un soggetto subito sabotato dai produttori. Chiuso il capitolo Miller, la vita privata e professionale di Marilyn è alla deriva. Il 5 agosto 1962, una dose eccessiva di calmanti mentre fine alla sua vita infelice.