Ai margini della metropoli
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Mario Ilari, un giovane operaio disoccupato, viene accusato ingiustamente dell'uccisione di una ragazza sua conoscente. Una volta arrestato riesce a fuggire e a nascondersi a casa della convivente Gina, ma finisce nuovamente in prigione. L'avvocato Roberto Marini accetta di assumere la sua difesa dopo essere stato contattato da Luisa, amica di Gina, convinto che il processo gli darà la possibilità di affermarsi. La situazione è però molto complicata, dato che Calì, un barbone, dice di averlo visto sul luogo del delitto. Ilari confessa di aver incontrato la ragazza per conoscere tramite lei Greta, che avrebbe dovuto facilitargli l'espatrio. Quando l'avvocato Marini accusa Calì di falsa testimonianza, egli si uccide. La situazione si risolve quando viene trovato il cadavere di Greta, uccisa dal vero colpevole dopo essere stata sequestrata. Ilari viene liberato e Marini e Luisa si confessano il loro reciproco amore.