Sammy, oriundo indiano, vive a Londra insieme con Rosie. La loro casa, un porto di mare aperto a tutti, si trova in un quartiere dove si manifesta spesso il malcontento degli immigrati. La situazione di coppia dei due è disastrosa. L'arrivo del padre di Sammy, ex uomo politico inseguito da alcuni fuoriusciti con intenzioni vendicative, non fa che complicare gli eventi, fino a una conclusione in cui dramma e speranza sembrano intrecciarsi. Frears e lo scritoore-sceneggiatore Hanif Kureishi danno (dopo "My beautiful laundrette") un altro ritratto marginale e colorato della cupa Londra thathcheriana. Divertente e cattivo.

Dopo una lunga pausa - e in seguito a un affare fallito che lo ha lasciato al verde costringendolo a lavorare come barman a Miami - per Mike Lane (Channing Tatum) è giunto il momento di tornare a spogliarsi sul palco. Con la speranza di coreografare e a esibirsi in quello che considera l’ultimo show della sua carriera, Mike si fa adescare da una donna facoltosa e altolocata (Salma Hayek Pinault) e la segue a Londra accettando un'offerta che non può permettersi di rifiutare.

Omar è un giovane pakistano a cui lo zio affida la gestione di una lavanderia abbandonata nella periferia londinese. Omar la rimette in sesto aiutato da Johnny (Daniel Day Lewis), un giovane sbandato a cui lo lega una relazione omosessuale. Integrazione razziale, omosessualità, traffico di droga: argomenti scottanti che Frears affronta con approccio realistico, quasi documentario, ma anche con un senso dello humour capace di ammorbidire il quadro davvero desolato della società inglese che ne esce. Realizzato a 16 mm per la Tv, è uno dei migliori risultati del cinema inglese anni Ottanta.