Billy Lo (Bruce Lee) viene ucciso mentre indaga sulla morte di un amico, e il film narra le avventure del fratello minore Bobby (Tong Lung), che trova i responsabili negli Usa. È uno dei tanti film che hanno sfruttato gli scarti delle pellicole girate dal maestro di arti marziali Bruce Lee, morto nel 1973. Nonostante tutto, il prodotto riserva momenti di grande emozione spettacolare, in particolare nel duello finale.

Non se ne può mai avere abbastanza di Bruce Lee, soprattutto nei film. E ora qualcuno ha fatto un intero documentario sulla sua eggenda e il suo spirito. E' intitolato semplicemente, "I am Bruce Lee", diretto da Pete McCormack (pluripremiato documentarista), e all'interno troviamo un sacco di celebrità, tra cui Mickey Rourke, Ed O'Neill, Manny Pacquiao, Taboo dei Black Eyed Peas, Gina Carano e sì, anche Kobe Bryant. Questo appare come un doc coi fiocchi per una leggenda delle arti marziali, che esplora proprio chi era e perché era una leggenda, ma già sappiamo le ragioni comunque.

Chen, esperto lottatore cinese, arriva a Roma da Hong Kong per aiutare un ristoratore amico dello zio che si trova nei guai: una banda che gestisce loschi traffici vuole rendere infatti il ristorante in questione la base logistica di un grosso traffico di droga. Chen farà piazza pulita.

Il giovane Chen torna in Cina per scoprire che il suo maestro è stato assassinato. La sua scuola di arti marziali è inoltre vittima di continue angherie da parte della vicina scuola giapponese. La vendetta di Chen non si farà attendere.

1934: Seul è occupata dai giapponesi, che spadroneggiano fra la popolazione. La giovane Yu Ying ed i suoi due amici, Fan Wei e Kao Chang, sono cinesi arrivati in Corea del Sud per studiare l'Hapkido. Sono disgustati dal comportamento degli invasori, ed appena diventati maestri di Hapkido tornano in patria. Ma anche qui troveranno i giapponesi a spadroneggiare. Questi, infatti, non vogliono che i tre maestri cinesi dirigano una palestra di Hapkido, così faranno di tutto per convincerli a chiudere.

Stanley Ford, in preda ai fumi dell'alcol, sposa un'aspirante miss mondo che non parla neppure la sua lingua. Lei, nel tentativo di interpretare la moglie perfetta (secondo il cliché del tempo), ne sconvolge la routine quotidiana. Da quel momento si dedica ad architettare il delitto perfetto, attraverso le storie del protagonista del suo fumetto di successo. Spaventata, la moglie fugge, lui viene accusato di omicidio e al processo ottiene una rocambolesca sentenza di non colpevolezza, ma si accorge anche di essere davvero innamorato.

Dalla celebre serie televisiva americana The Green Hornet (in Italia "Il Calabrone Verde"), viene realizzato un film con i quattro episodi più rappresentativi: "La Sposa del Principe" (1967), "L'Asso nella Manica" (1967), "Il Raggio che Uccide" (1966) e "Il Segreto della Sally Bell" (1966). Con il mitico Bruce Lee.

Un serial killer di nome Shin-Hyun si costituisce alla polizia confessando una serie di delitti. Viene arrestato, ma la catena di morte non si arresta, tutti gli omicidi sembrano compiuti dalla stessa mano. Sul caso indagano due detective spesso in conflitto fra loro.

Gabby's picture perfect marriage to Elliott is jeopardized when she meets Matt, a handsome younger man who ignites a fire and desire within her. Based on the New York Times best-selling novel of the same name.

On a common night like any other, a solitary woman suddenly hears a muffled but nonetheless alarming sound coming from a plain wooden family chest. Will she confront face-to-face whatever hides inside?

A Mafia boss is enraged when he is suspected of smuggling a heroin shipment into San Francisco. He dispatches his nephew, a hotshot Anglo-Sicilian lawyer, to identify the real culprit. The lawyer also enlists the aid of his best friend, a grand prix driver with an adventurous streak.

On June 24th 2011 the band played one of their most memorable sets, headlining the opening night of the Glastonbury Festival in the UK. Playing 19 songs featuring tracks from eight albums over thirty years, this was the first show away from the U2360 stage in two years and despite the constant drizzle of rain, fans and critics have called it a triumph.

To help out a friend, and to enjoy a glamorous and fast-paced life for awhile, a guy assumes the identity of his busy and mysterious friend...and ends up being pursued by murderous drug dealers.

The Real Bruce Lee is a martial arts documentary. It begins with a brief biography of Bruce Lee, and shows scenes from four of his childhood films, Bad Boy, Orphan Sam, Kid Cheung, and The Carnival, each sepia-toned and dubbed to English. Next, there is a three-minute highlight reel of Lee imitator Bruce Li. Finally, there is a feature-length film starring Lee imitator Dragon Lee, which is obviously modeled after Bruce Lee's Fist of Fury.

After a run-in with the cops at a punk show goes sideways, Chelsea and her pals flee the city in search of a place to lay low. Running to the security of an old, abandoned family cabin in the woods, they fall under the watchful eye of an overzealous park ranger who holds a secret from Chelsea's past.

Cheng Chao-an, appena arrivato dal suo paese in città. Riesce ad ottenere lavoro presso una fabbrica di ghiaccio. Casualmente scopre che all'interno della ditta c'è chi sta organizzando un traffico di droga. I dirigenti tentano di comprare il suo silenzio, ma Cheng si ribella.

Bruce Lee - La leggenda (titolo originale in inglese: Bruce Lee: A Warrior's Journey) è un film-documentario del 2000 diretto dal regista John Little sulla vita di Bruce Lee che contiene 23 minuti di materiale inedito del 1972 tratto dal film The Game of Death a suo tempo diretto, prodotto e interpretato, quindi lasciato incompiuto da Bruce Lee a causa della sua morte improvvisa. Il documentario ripercorre, attraverso filmati e interviste rare alle persone che sono state vicine a Bruce Lee, come la moglie Linda Emery, il suo allievo più anziano Taki Kimura, il gran maestro dell'arte marziale Hapkido Ji Han Jae e il campione di pallacanestro nonché amico Kareem Abdul-Jabbar, la vita del noto attore statunitense di origini cinesi.

Asia Argento torna a dirigere un film provocatorio e mai gratuito. La storia è quella di Jeremiah, nella realtà lo scrittore di culto JT Leroy, ragazzino strapazzato dalla vita, che ha cercato di affrancarsi raccontando nei libri quel che gli è capitato. E gli è capitata Sarah come mamma. Giovane, sbarellata e incosciente, che un giorno decide di affrontare la sua maternità, strappando il pargolo alla famiglia che l'aveva felicemente adottato. Per Jeremiah comincia una discesa agli inferi in nome dell'affetto. Dopo i primi infruttuosi tentativi di darsi una regolata, mamma ricomincia la sua vita di sempre, si prostituisce, si porta in casa chiunque, quando la casa c'è, altrimenti rovista tra i rifiuti in cerca di cibo. Ma il dramma vero deve ancora compiersi: alcuni degli uomini di mamma approfittano anche del bimbo, devastandone anima e corpo.

Lee, membro del Tempio Shaolin e maestro nelle arti marziali, viene reclutato da un agente della polizia inglese per indagare sui presunti traffici illeciti (di uomini e droga) di un certo Mr. Han. Mr. Han e' un uomo molto ricco, ex membro del Tempio Shaolin, ora corrotto e reietto; questi, ogni tre anni, organizza sulla propria isola un torneo di arti marziali, cui Lee partecipera' sotto copertura per indagare sui traffici dell'uomo, e per vendicare la morte della sorella, assassinata tempo addietro da una guardia dello stesso Han, O'Hara. Partecipano al torneo altri due contendenti americani, John Roper e Kelly Williams, due ex commilitoni che hanno combattuto assieme in Vietnam. Il primo e' in fuga per aver contratto debiti di gioco con la mafia; il secondo e' vittima di un episodio di razzismo, perpetrato ai suoi danni da un poliziotto.

Quinto film della saga, in questo capitolo Recep Ivedik accompagna la sua squadra di atleti in una nuova esilarante avventura ai Giochi della Gioventù eurasiatici. I giovani della nazionale sono pronti a competere, ma sulla strada per la gara qualcosa va storto e Recep è costretto a ricorrere a una soliuzione molto poco ortodossa per portare i giovani atleti delle varie discipline sportive a realizzare un sogno costato sudore, fatica e innumerevoli sacrifici.